In genere le situazioni sociali più comunemente temute sono: parlare in pubblico, parlare con qualcuno che non si conosce bene, partecipare a feste, incontri pubblici o cene, avere a che fare con autorità o persone importanti, essere al centro dell’attenzione. In alcune persone la fobia sociale può essere indirizzata in modo particolare e con elevatissima intensità nei confronti di persone del sesso che li attrae.
L’esposizione alle situazioni temute genera una forte ansia che si manifesta attraverso cambiamenti fisiologici quali sudorazione eccessiva, tremori, rossori, palpitazioni, disturbi gastrointestinali. Il risultato è uno stato di intenso malessere, che cessa solo dopo che la persona è riuscita a sottrarsi alla situazione temuta.
Nelle sue diverse manifestazioni, la fobia sociale può essere distinta in fobia sociale specifica, laddove la persona teme solo una o poche tipologie di situazioni (per esempio il solo parlare in pubblico), e generalizzata, laddove la persona teme pressoché tutte le situazioni che lo espongono a una relazione sociale.
Una caratteristica della persona socialmente ansiosa è la tendenza a rimuginare molto sull’evento sociale che deve affrontare, anticipando i problemi che potrebbe incontrare, e continua a rimuginare a posteriori su quanto è accaduto. Rimugina sulla possibilità di aver fatto una cattiva impressione, o detto la cosa sbagliata, e di venire, quindi, criticata e rifiutata. La persona è tormetata da pensieri negativi e dubbi su se stessa del tipo: ho un buon aspetto? Sono vestito in modo adeguato? Saprò cosa dire? Sembrerò stupido o noioso? Che farò se mi accorgerò di non piacere agli altri? Che farò se gli altri notano il mio nervosismo?