Recentemente la ricerca criminologica e psicopatologica si è posta l’obietto di delineare il profilo tipico dello Stalker, dei tratti di personalità o degli aspetti psicopatologici che, in qualche modo, potessero dare una "prevedibilità" al molestatore.
Una delle classificazioni maggiormente accreditate è quella proposta da Mullen, Pathé e Purcell (2000), basata sullo studio di 145 stalker in Australia. La ricerca ha classificato i molestatori in diverse tipologie sulla base delle motivazioni all'avvio delle condotte moleste, del tipo di relazione precedente con la vittima, della presenza di disturbi psichiatrici ed eventualmente del tipo di violenza.
Le tipologie individuate sono quelle del risentito, del cercatore di intimità, del corteggiatore inadeguato, del rifiutato, del predatore.
- La tipologia del "risentito". All’interno di questa categoria rientrano i molestatori il cui comportamento è sospinto dal desiderio di vendicarsi poiché ritengono di aver subito un danno. I comportamenti dello stalker "risentito" mirano a causare paura e apprensione nella vittima. Si tratta di solito di un ex-partner che desidera vendicarsi per la rottura della relazione sentimentale causata, a suo avviso, da motivi ingiusti. Forte di questo risentimento, si sente spinto a ledere sia l'immagine della persona (per esempio, pubblicando sul web foto o immagini osé oppure stampando volantini con frasi oscene per farli girare nell'ambiente di lavoro della vittima) sia la persona stessa (aspettandola fuori casa per farle delle scenate), sia danneggiando cose di proprietà (rigando, per esempio, la macchina o forandone le gomme).
- La tipologia del "cercatore di intimità". Lo stalker "cercatore di intimità" indirizza i suoi sforzi nel tentativo di costruire una relazione con un partner idealizzato e persiste con le proprie comunicazioni e i propri approcci, incurante o indifferente alle risposte negative da parte della vittima. Molti sono convinti che i loro sentimenti siano ricambiati e che l’altro debba essere aiutato a superare qualche problema (concreto o affettivo) che lo blocca.