Durante un attacco di panico, i sintomi possono aumentare gradualmente fino a raggiungere il loro picco in pochi minuti e poi diminuire gradualmente. In alcuni casi, il picco dell'attacco di panico può portare la persona a cercare assistenza medica perché i sintomi possono essere così intensi da far credere di avere un attacco cardiaco o un'altra emergenza medica.
Gli individui che soffrono di disturbo di panico, inoltre, possono sviluppare ansia anticipatoria. L'ansia anticipatoria si riferisce alla paura o all'ansia che la persona prova di fronte all'idea di avere un altro attacco di panico. Questa ansia può portare la persona a evitare situazioni che potrebbero scatenare un attacco di panico, come ad esempio i luoghi affollati, i luoghi chiusi o le situazioni sociali. L'ansia anticipatoria può anche portare la persona a sviluppare comportamenti di sicurezza, come portare sempre con sé farmaci o evitare di fare determinate attività che potrebbero scatenare un attacco di panico. Questi comportamenti di sicurezza possono in realtà aumentare l'ansia e mantenere il disturbo di panico.
La gravità degli attacchi di panico può essere definita in base alla frequenza, alla durata e all'intensità dei sintomi, nonché al loro impatto sulla vita quotidiana della persona. Gli attacchi di panico possono essere considerati gravi se si verificano frequentemente, ad esempio più di una volta a settimana, o se durano per un lungo periodo di tempo, ad esempio più di 30 minuti. Inoltre, se gli attacchi di panico sono accompagnati da sintomi debilitanti come la perdita di controllo, la sensazione di morte imminente o la paura di morire, si possono considerare gravi. La gravità degli attacchi di panico può anche essere valutata in base all'impatto che hanno sulla vita quotidiana della persona, ad esempio se la persona evita determinati luoghi o attività a causa della paura di avere un attacco di panico.