MENU
Il biofeedback nella terapia dell'emicrania e della cefalea di tipo tensivo
ARTICOLI E APPROFONDIMENTI STRESS E BENESSERE  /  IL BIOFEEDBACK NELLA TERAPIA DELL'EMICRANIA E DELLA CEFALEA DI TIPO TENSIVO

Il biofeedback nella terapia dell'emicrania e della cefela di tipo tensivo

"Ogni genere di pacifica cooperazione tra gli uomini si basa principalmente sulla fiducia reciproca" (A. Einstein)
Le cefalee rappresentano uno dei disturbi più comuni nella popolazione generale: ne esistono differenti tipi con diverse cause, fra cui le più diffuse sono la cefalea di tipo tensivo e l’emicrania.

La cefalea di tipo tensivo
La
 cefalea di tipo tensivo è la più frequente (90%) tra le cefalee. Affligge fino al 75% della popolazione, con una prevalenza maggiore nel sesso femminile.
Di solito si presenta come un dolore diffuso a tutta la testa, d'intensità media o moderata, che molti descrivono simile alla sensazione di avere una fascia stretta intorno alla testa.
I sintomi principali della cefalea tensiva sono:
- dolore oppressivo, spesso definito come "cerchio alla testa" di intensità variabile, non pulsante;
- dolore bilaterale;
- dolore che si aggrava esercitando pressione sui muscoli tesi;
- dolore non aggravato dall'attività fisica;
- raramente è presente nausea, mai vomito;
- raramente sono presenti fotofobia o fonofobia (mai entrambe).
Le cause della cefalea di tipo
 tensivo non sono del tutto note. Sembra comunque che questa forma di mal di testa sia legata a fattori psicologici, quali ansia, stress e tensione, che inducono una contrazione continua dei muscoli del capo e del collo. Sarebbe proprio questa contrattura muscolare l'origine del dolore.

L'emicrania
L'emicrania è caratterizzata da un dolore pulsante localizzato ad un lato della testa (da cui il nome emicrania, mezzo cranio), della durata variabile da qualche ora fino a qualche giorno e può aggravarsi con la normale attività fisica.
Rispetto alla cefalea tensiva, il dolore dell'emicrania è più disabilitante, la sua intensità è media o grave, ovvero limita o impedisce del tutto lo svolgimento delle attività quotidiane.
Il dolore emicranico può essere preceduto da sintomi premonitori (emicrania con aura) oppure comparire senza alcun preavviso (emicrania senz'aura). L'aura è caratterizzata da disturbi della visione (lampi luminosi, annebbiamento della vista, visione deformata degli oggetti) che compaiono 5-20 minuti prima dell'attacco e durano per circa un'ora.
La vera causa dell'emicrania è tuttora sconosciuta. Classicamente il meccanismo di insorgenza del dolore è stato ricondotto alla vasodilatazione che segue un'improvvisa costrizione dei vasi cerebrali.
Biofeedback: trattamento ed efficacia
Il biofeedback è un tecnica che ha dato prove scientifiche di considerevole efficacia sia nel trattamento della cefalea tensiva
 che dell'emicrania.
Secondo le più recenti rassegne e meta-analisi di studi scientifici (Nestoriuc e coll., 2008) il biofeedback è un trattamento efficace e specifico per la cefalea tensiva (livello "5", il più elevato), ed è un'opzione efficace di trattamento per l'emicrania (livello "4").
Tramite il biofeedback è possibile controllare quelle funzioni che hanno uno stretto legame con il dolore: l'attività muscolare per la cefalea tensiva e
 il meccanismo di vasocostrizione e vasodilatazione per l'emicrania.
Per quanto riguarda la cefalea tensiva, numerosi studi hanno valutato come il
 biofeedback elettromiografico (EMG), eventualmente associato a rilassamento, costituisca la terapia di elezione, poiché, attraverso di esso, una persona può imparare ad indurre un rilassamento a livello della muscolatura scheletrica, in modo da poter prevenire l’insorgenza della cefalea ed alleviarla in modo significativo qualora si dovesse presentare.
Il biofeedback termico è invece particolarmente indicato nel trattamento dell’emicrania. Grazie ad esso, infatti, una
  persona impara a modificare volontariamente il processo di costrizione e dilatazione dei vasi sanguigni cerebrali. In tal modo si agisce direttamente sul meccanismo che causa il dolore nell’emicrania, sia a livello preventivo che a livello sintomatico.
La letteratura individua alcune categorie di persone per le quali il biofeedback è particolarmente indicato (Silberstein D.S., 2000):
- persone che prediligono un approccio non farmacologico;
- persone che presentano
 intolleranza o particolari rischi all'utilizzo di farmaci;
- persone che presentano una bassa risposta al trattamento farmacologico;
- donne in gravidanza, donne che programmano una gravidanza o donne in fase di allattamento;
- persone con una lunga storia di abuso di farmaci analgesici;
-
 persone che manifestano elevati livelli di stress.

Bibliografia:
- Nestoriuc Y, Martin A, Rief W, Andrasik F. Biofeedback treatment for headache disorders: a comprehensive efficacy review.
 Appl Psychophysiol Biofeedback. 2008 Sep;33(3):125-40. doi: 10.1007/s10484-008-9060-3. Epub 2008 Aug 26
- Silberstein D. S. Practice parameter: Evidence-based guidelines for migraine headache (an evidence-based review) - Report of the Quality Standards Subcommittee of the American Academy of Neurology. Neurology, 2000; 55:754-762
Potrebbe interessarti anche
Ossessioni e compulsioni
Ossessioni e compulsioni
Monday, November 12, 2018
Gestione dello stress
Gestione dello stress
Monday, November 12, 2018
Il training autogeno
Il training autogeno
Monday, November 12, 2018
Il biofeedback
Il biofeedback
Monday, November 12, 2018
Contatti
Tel.: 348 438 5118

E-mail: robertogava.psicologo@gmail.com
Dove sono
Via del Cristo - 35013 Cittadella (PD)
Social
P.I.: 04393730280
Roberto Gava - Psicologo Psicoterapeuta a Cittadella  |  Tel.: 348 438 5118  |  E-mail: robertogava.psicologo@gmail.com